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Il segmento testuale Mar Nero è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 29Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 474

Brano: [...]i dei governi sovietico (Molotov) e tedesco (Ribbentrop).

Il Patto comprendeva due distinti documenti: il primo era un trattato di non aggressione che impegnava i due firmatari a non stipulare in campo internazionale accordi che potessero costituire danno per l’altro contraente e a non sostenere azioni ostili contro di esso; il secondo protocollo, da tenersi segreto, prevedeva una sistemazione complessiva dell’Europa orientale, dal Baltico al Mar Nero, e determinava le aree di influenza dei due paesi.

Le aree di influenza venivano così precisate: a) influenza sovietica su tutti i paesi baltici tranne la Lituania, sottoposta a quella tedesca (ma un successivo accordo, firmato il 28.9.1939, mutò questa clausola attribuendo anche la Lituania alla sfera di interessi sovietica, in cambio di un’espansione del controllo tedesco sullarea geografica abitata in prevalenza da polacchi); b) disinteresse tedesco nei confronti della Bessarabia, la cui annessione alla Romania, avvenuta nel 1918, non era mai stata riconosciuta dall’U.R.S.S.; c) spartiz[...]

[...]niziarono nuovi sondaggi per verificare se anche l’U.R.S.S. era disposta a proteggere la Polonia. Il 17 aprile giunse così una controproposta sovietica: Mosca avanzò l’ipotesi di un’alleanza fra U.R.S.S., Gran Bretagna e Francia, mirante a fornire aiuti a qualsiasi delle tre potenze venisse aggredita. Inoltre l’accordo poteva entrare automaticamente in funzione nel caso di un attacco tedesco ai paesi confinanti con l’U.R.S.S. fra il Baltico e il Mar Nero. Infine l’U.R.S.S. propose una convenzione militare anglofrancosòvietica, con una clausola che negava ai tre contraenti la possibilità di firmare paci separate.

Di fronte a queste impegnative

474



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 237

Brano: [...]alle armate finnotedesche, dovevano puntare alla conquista di Leningrado; il gruppo di armate del centro (comandate dal generale von Bock), avanzando lungo la strada di Minsk avrebbe dovuto occupare Mosca; il gruppo di armate del sud (comandate dal maresciallo von Rundstedt) doveva puntare su Kiev. Quest’ultimo gruppo avrebbe avuto i fianchi protetti, a sud, dalle armate tedescorumene che, contemporaneamente, dovevano dirigersi verso Odessa e il Mar Nero.

Il piano, segretissimo, era conosciuto solo da alcune persone (von Brauchitsch, comandante supremo dell’esercito; Keitel, ministro della Difesa e capo di stato maggiore generale Jodl, capo del Comando Operazioni). Al momento dell’elaborazione del piano, il dispositivo tedesco sulla frontiera orientale comprendeva soltanto 34 divisioni e tale contingente doveva essere portato, nei tre mesi precedenti l’attacco, a più di 150 divisioni.

L'operazione Barbarossa ebbe inizio alle ore 3,15 della domenica 22.6.1941: a una vera tempesta di fuoco (che vide l’impiego di migliaia di bocche d’artig[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 743

Brano: [...]ali bianchi; per cui, dopo il fallimento dell’ intervento diretto contro la rivoluzione bolscevica, le potenze dell’Intesa (Francia, Inghilterra, Stati Uniti, ecc.) I’8.12.1919 decisero, non senza contrasti, di tracciare alla Polonia frontiere orientali che arrivassero soltanto sin dove vi era effettivamente popolazione polacca.

La Polonia non accettò tale limitazione e si spinse in territorio bielorusso e ucraino, nell’intento di arrivare al Mar Nero. Si giunse così alla guerra russopolacca del 1920, durante la quale i sovietici ricacciarono i polacchi, giungendo fin sotto Varsavia. Vista la critica situazione, il 10.7.1920 il primo mi

nistro polacco W. Grabski dichiarò alla Conferenza di Spa che la Polonia era pronta a riconoscere la frontiera etnica provvisoria fissata dall’Intesa e, due giorni dopo, Lord Curzon inviò al governo sovietico una ^lota, nella quale intimava all’Armata Rossa di arrestare la sua avanzata alla linea indicata dall’Intesa. Da quel momento la linea prese il nome di Curzon. Il trattato di Riga, concluso nel 192[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 120

Brano: [...]ciste in Russia. Per le nostre truppe, inviate allo sbaraglio dagli Alti Comandi asserviti al fascismo, rappresentò la più tragica esperienza della guerra (v. Don, Italiani sul).

Don, Italiani sul

Il 22.6.1941, 139 divisioni tedesche, il 70% di tutte le truppe terrestri della Germania nazista, più 35 divisioni ungheresi, rumene, finlandesi, con tre improvvisi colpi di ariete ruppero il fragile schieramento sovietico che univa il Baltico al Mar Nero. Era la « guerra lampo » alla tedesca. Disegnando enormi sacche, le armate di Hitler seminarono ovunque distruzione e oltre 3.000 aerei della Luftwaffe accompagnarono la grandiosa operazione (v. Barbarossa).

L’Unione Sovietica subì perdite gravissime, ma la spina dorsale del suo esercito, del suo popolo, rima

se intatta: con uno sforzo sovrumano, parte dell’industria dell’Ucraina venne smantellata e smistata verso est oppure distrutta: la « guerra patriottica », barriera popolare, arginò eroicamente la massiccia pressione nazista.

Il Corpo di spedizione italiano

Il 9.7.1941 nacque[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 475

Brano: [...]orti fra i due paesi, ma non si era andati al di là della constatazione che questi potevano migliorare. La diffidenza reciproca era assai forte, ma via via che si avvicinava I'1 settembre, data decisa dai nazisti per l'invasione della Polonia, Hitler procedette ad approcci sempre più ravvicinati verso Mosca.

Il 3 agosto Ribbentrop propose airi).R.S.S. di regolare « con reciproca soddisfazione » tutti i problemi esistenti « fra il Baltico e il Mar Nero », ma la risposta sovietica fu prudente: essa mostrava disponibilità per un negoziato, ma esigeva gradualità nel miglioramento dei rapporti bilaterali.

In realtà, i sovietici pensavano che la Germania mirasse solo a bloc

care gli incontri in atto tra Francia, Gran Bretagna e U.R.S.S. e non desiderasse veramente un accordo. Invece Hitler un accordo lo voleva e alla svelta perché, avendo ormai deciso di attaccare la Polonia, non voleva trovarsi a combattere su due fronti. Per questo, il 20 agosto egli telegrafò a Stalin chiedendogli di ricevere subito Ribbentrop: il giorno seguente la « P[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 576

Brano: [...]rima

Guerra combattuta dall’agosto 1914 al novembre 1918 fra le maggiori potenze del mondo, con il coinvolgimento di numerosi stati minori. Iniziato il 28.7.1914, cioè qualche giorno dopo l’ultimatum inviato dall’Austria alla Serbia e da questa respinto, il confronto militare ebbe luogo principalmente in Europa (sui fronti francese, russo, balcanico e italiano) e in Asia Minore, ma si svolse anche in Estremo Oriente, nonché sui mari (Baltico, Mar Nero, Mediterraneo, Oceano Atlantico e Pacifico) e in Africa (lungo la costa settendrionale e nelle colonie africane della Germania).

Gli stati attivamente entrati nel conflitto furono, in ordine cronologico, i seguenti: Austria dal 28.7.1914); Serbia (28.7.1914); Germania (1.8.

1914); Russia (1.8.1914); Francia

(3.8.1914); Belgio (4.8.1914); Gran Bretagna (4.8.1914); Montenegro

(5.8.1914); Giappone (23.8,1914); Turchia (2.11.1914); Italia (23.5.

1915); San Marino (24.5.1915); Bulgaria (14.10.1915); Portogallo (9.3.

1916); Romania (27.8.1916); Grecia

(28.11.1916); Stati Uniti [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Mar Nero, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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